martedì 22 dicembre 2009


La ‘MISSION’ che io Gian Pietro Bomboi intendo conseguire con il mio sito: www.laurea.us è in sintesi; la valorizzazione della professionalità dell’individuo. Tutti i consigli e supporti che intendo fornire a chi me li chiederà, saranno relazionati alla mia personale “esperienza”. Anche io mi pongo una questione di “ETICA MORALE” nel senso che, privilegerò sempre una determinata categoria di persone in base a degli standard che io ho già stabilito.

La prima condizione da prendere in considerazione, è che, chi intende acquisire una Laurea USA, dovrà necessariamente trovarsi in una precisa posizione di età ed esperienza. Così non prenderei mai in credito, e non avallerei mai una richiesta da parte di un ragazzo che abbia appena terminato la Maturità e non abbia alle spalle una esperienza lavorativa. In questo caso si tratterebbe di aiutare una persona ad ottenere una Laurea che in sostanza (data la non esperienza) si annullerebbe da se.

La mia Missione è quella di valorizzare l’esperienza umana che purtroppo in Italia viene disattesa a pro delle Università istituzionali le quali portano agli “Ordini” che io preferisco chiamare “Corporazioni”. Non è difficile realizzare che tutto si traduce in un gioco sottile e… terribile. Quando penso che certe cose sono appannaggio di un stretta cerchia di persone; le quali per forza di cose debbono essere per così dire inquadrate e incanalate in privilegi che non gli spettano… allora francamente ho paura e vedo intorno a me come delle ombre nere. Vedo una grande contraddizione da parte del Potere dello Stato, nello stesso momento che, si cerca di porre veto alla libertà dei suoi sudditi, quando questi ultimi tentano in tutti i modi di “ISTRUIRSI”.

La concretezza dei fatti che ho appena esposto si realizza dal momento che sono state create delle leggi ad hoc a protezione delle università. La più grande stupidità matura, quando si sentenzia: “Nessuno ha diritto di fregiarsi del titolo di DOTTORE, se non è stato laureato in una Università autorizzata dallo Stato italiano”. Scusami Potere!! Ma… oltre lo Stato italiano esiste il vuoto?? Forse le altre Nazioni sono indietro rispetto a noi?? Ovverosia noi siamo quelli che abbiamo inventato la CULTURA??? Certo che non è così e tu Potere lo sai bene. Sa bene che i ricchi mandano per esempio i loro figli a studiare negli Stati Uniti d’America e… sanno che una volta rientrati in Patria troveranno i migliori posti di lavoro.

La verità è che il Potere ha un brutto vizio: vuole comandare e dare le direttive – vuole salvaguardare chi ha il Potere dei soldi – vuole che i “Pidocchiosi” non possano accedere a certi posti di comando. Ma, cosa voglio dire??? Esempio immediato: per studiare alla Bocconi occorre pagare una tassa molto superiore alle normali università, stessa cosa per la Sapienza – San Raffaele etc. etc.. La stessa cosa che avviene in un locale alla moda; li la selezione avviene in modo naturale, nel senso che nessun cliente povero (di soldi) si sognerebbe di entrare e pagare un caffè 10 – 20 euro, come nessuno si sognerebbe di entrare in un albergo e pagare una stanza 500-1000 euro a notte; in questi casi la selezione avviene in maniera indiretta senza tante discussioni, se non i soldi che, ci sono o non ci sono. OK Potere!!

Se le discriminazioni si possono compiere in un Bar o in un albergo destinati alla gente “IN”, nella “CULTURA” le cose sono difficile da attuare; nel senso che per imparare la matematica – la contabilità – la filosofia – etc. etc. lo si può fare anche privatamente e il risultato può essere uguale, se non superiore a quello ottenuto nelle università. C’è però un’altra forza “TREMENDA” che il Potere non vuole accettare… l’esperienza dei decenni di lavoro che chiunque acquisisce naturalmente. Il Potere non vuole che in certe cose il cittadino possa Arrangiarsi da se. Il motto sembra essere: “vivere o crepare”.

Io, avendo percorso di 50anni (ho iniziato a studiare Elettrotecnica per corrispondenza nel 1956!!) di studio ed esperienza, ho conseguito un certo numero di titoli di studio dal Tecnico al Dottore all’Ingegnere. Tutti titoli non ottenuti in modo ortodosso come vorrebbe il Potere ma… autentici e sacrificati. Io penso ad un titolo di studio, come ad una consacrazione; penso ad un titolo di studio come ad uno stato di “ESSERE” e non di “AVERE”; penso altresì che il sacrificio è sacro e… nessun Potere può porvi “Veto”. La mia “MISSION” per adesso si articola su aiuti sinceri per chi me li chiederà. Per questo intendo agire secondo semplici (ma fondamentali) regole di Etica, perché penso che, solo camminando onestamente non potrò avere mai paura del Potere, da che parte esso provenga.

Art. n. 1

L’età minima del candidato dovrà essere di 32 anni

Art. n. 2

Il candidato dovrà avere una esperienza professionale di almeno 10 anni per potere essere preso in considerazione per l’ottenimento di un Bachelor o Master Degree.

Art. n. 3

Il candidato dovrà dimostrare con le soluzione di una serie di quiz valutativi di avere l’esperienza circa il campo per il quale cerca il titolo di studio.

Art. n. 4

Dovrà scrivere una Tesi di Laurea sull’argomento, minimo 80 pagine + una serie di tesine "Tematiche".

Art. n. 5

Si impegnerà a dare informazioni veritiere, saranno privilegiate le informazioni documentate.

Art. n. 6

Il candidato che otterrà un Bachelor o un Master Degree dovrà dimostrare serietà e responsabilità, nonché spirito di voler apprendere e migliorare per tutta la vita.

Il mio impegno (non formale) consisterà in un aiuto concreto e l’indicazione delle strade da me percorse. Questa è la mia missione che intendo seguire in questo momento, affinché possa sondare le possibilità che di concreto esistono per chi desidera ottenere un riconoscimento ai propri meriti.

Differenza tra laureato “legale nostrano” e laureato USA.

Il laureato italiano con la sua Laurea “legale” si trova in una posizione di diritto acquisito, non importa che sue capacità siano (in pratica) all’altezza della situazione (possono esistere dei laureati che non sanno quello per cui sono stati laureati). La loro Laurea da il diritto di accedere agli esami di Stato e all’iscrizione nelle apposite corporazioni. Per loro si aprono tutte le porte e un Ingegnere può esercitare la sua professione. Non importa se le sue capacità sono quasi a “ZERO!!”. Diciamo che è una strada formale senza ritorno, nel senso che ha una copertura totale per tutta la vita. Quanti Ingegneri civili ho visto quasi analfabeti incapaci di calcolare una qualsiasi equazione o portare avanti il calcolo di una struttura in cemento armato – quanti commercialisti ho visto incapaci perfino di compilare un semplice 730 o 740. Quanto laureati ho visto partecipare ai quiz televisivi e non saper rispondere a semplici domande che persino un ragazzo delle medie ha studiato. Sulla legalità dei titolo di studio ha parlato diffusamente perfino il Prof. Mario Monti della Bocconi di Milano… leggete attentamente l’articolo.

Il laureato USA, non avendo in America i titoli valore legale, sono costretti a dimostrare ogni momento le loro vere capacità. Diciamo che il loro Master Degree è un titolo onorifico e di prestigio. Il vero valore deriva dalla serietà dell’University e dalla bravura del portatore.

La verità sui titoli americani e sul loro valore

Le istituzioni italiane, non dicono tutta la verità sulle varie leggi - decreti - trattati di amicizia - Sentenze di cassazione e tanto altro. Quello che si sente spesso dire, riguarda le leggi fondamentali così come sono state promulgate alcune dal tempo della monarchia (regi decreti). Secondo la Legge italiana, certe parole come: "Università - Laurea - Facoltà - Toga - Tocco - Dottore - Ingegnere" sono "TABU'". Secondo Codice si potrebbe rischiare persino la GALERA.

Se proviamo ad andare a chiedere informazione al Potere, ci sentiremo rispondere con una una serie di proibizioni e... minacce di chissà quali ripercussioni. Ora, vorrei rivolgermi tanta serietà a chi mi sta leggendo: "spesso, navigando in Internet si possono seguire dei dibattiti nei quali si parla a sproposito delle lauree americane. Si grida allo scandalo perché Ricucci ha comprato una Laurea in una Università non tradizionale di San Marino. Certo, può anche averla comprata ma, francamente, pensate veramente che una persona come Ricucci non abbia le capacità di avere una Laurea in economia e commercio. Io penso che abbia dieci volte le capacità di uno studente che ha studiato in una prestigiosa Università italiana. Le sue capacità le ha dimostrate sul campo. Certo, il suo operato è tutto da discutere ma... per fare le scalate che ha fatto (nel bene o nel male), occorrono delle capacità fuori dal normale. Su una simile Laurea ci sarebbe tanto da discutere anche pensando che l'abbia acquistata. Come detto in precedenza, in America si bada alla sostanza ed è possibile ottenere una Laurea anche senza frequentare una sola lezione. Per certi casi, basta dimostrare le proprie capacità per conquistare un Master Degree (sistema meritocratico).

Una volta ottenuta una Laurea americana, non è detto che si abbia in mano un semplice pezzo di carta senza valore. esistono le modalità di rendere legale il documento per essere presentato in tutto il mondo per il valore implicito dello stesso. Ci sono due procedure da compiere: la prima è la legalizzazione presso un Notaio pubblico - la seconda è dotare il documento di una APOSTILLE. Queste due procedure rendono il documento "legale" per essere accettato in tutte le Nazioni che hanno ratificato la convenzione dell'Aja del 1961.

Con una Laurea americana si è laureati anche in Italia e... si ha diritto ad essere chiamato DOTTORE. Il titolo è accademico e non lo si può usare per accedere alle corporazioni o a quegli impieghi ove occorre essere in regola con le leggi italiane ma... sempre e dovunque un laureato è tale!!!


Oggi, l'esperienza professionale è riconosciuta dalle Università come credito formativo: significa che puoi abbreviare il percorso che ti porta alla Laurea. La partecipazione a stage e seminari, l'iscrizione a ordini professionali, la conoscenza delle lingue e dell'Informatica, la frequenza a corsi di formazione e attività culturali nel corso della tua vita lavorativa si traducono in crediti formativi universitari ed accelerano il raggiungimento della Laurea.

Mentre nelle italiane si bada più alle "FORMALITA'" e non si tiene conto se non di percorsi che rigidamente debbono essere seguiti dall'inizio alla fine; nella realtà americana si tiene conto della vera sostanza delle cose, così, se uno ha dieci - venti anni di esperienza professionale oppure delle capacità acquisite studiando per proprio conto... le vengono riconosciute (non sono stupidi!!). Io Dr. Gian Pietro Bomboi, ho avuto la fortuna di ricevere all'età di 60anni una Laurea americana, sfruttando le mie capacità e di studio e di professionalità acquisite in oltre 40anni di esperienza. In seguito ho ottenuto altri titoli.

Per chi non lo avesse capito, questo sito vuole essere divulgativo per il mondo della "Cultura". Spesso capita che, una persona non ha avuto in gioventù la possibilità di frequentare l'università e quindi laurearsi. Per chi ha dovuto lavorare e di conseguenza abbandonare un percorso che lo avrebbe portato ai vertici della sua personalità.

Per chi nel frattempo ha maturata un'esperienza di: 10-20-40anni ed è questo "bagaglio" che la persona sente il bisogno di mettere in gioco. Le università italiane sono rigide e troppo "Formali" e non tengono in considerazione eventuali crediti maturati durante la vita professionale. Il paradosso avviene nel momento che una persona decide di mettere a frutto la propria esperienza e stabilisce di laurearsi con una university americana che, come tutti sappiamo, è orientata alla "Meritocrazia". Da quel momento tutti diventano zelanti e con grande approssimazione si grida alle lauree "comprate" e le si considerano carta straccia.

E' vero che esiste un mercato delle lauree che chiunque può acquistare. E' vero anche che ci sono dei sistemi seri che permettono di studiare con le university americane, pur rimanendo a casa propria. E' vero anche che certe lauree americane così ottenute sono di grande prestigio e non hanno nulla di invidiare alle italiane.

Anche nelle università italiane si sono venduti titoli di studio e spesso si comprano gli esami, per cui spesso ci troviamo con degli Ingegneri che non sanno proprio niente. Tutto il mondo è paese e per gli imbrogli non abbiamo bisogno di rivolgersi alle scuole americane (non possiamo negare certi fattori).

Io che sto scrivendo, sono l'esempio vivente di colui che in gioventù non ha avuto possibilità di studiare normalmente; a 60anni grazie ad una realtà USA sono riuscito a coronare il sogno di tutta una vita, cioè diventare un "DOTTORE". Ci sono riuscito ed ora voglio promulgare a tutti la verità.

domenica 13 dicembre 2009

Missione orientata al MERITO.

La ‘MISSION’ che io Gian Pietro Bomboi intendo conseguire con il mio sito: www.laurea.us è in sintesi; la valorizzazione della professionalità dell’individuo. Tutti i consigli e supporti che intendo fornire a chi me li chiederà, saranno relazionati alla mia personale “esperienza”. Anche io mi pongo una questione di “ETICA MORALE” nel senso che, privilegerò sempre una determinata categoria di

La prima condizione da prendere in considerazione, è che, chi intende acquisire una Laurea USA, dovrà necessariamente trovarsi in una precisa posizione di età ed esperienza. Così non prenderei mai in credito, e non avallerei mai una richiesta da parte di un ragazzo che abbia appena terminato la Maturità e non abbia alle spalle una esperienza lavorativa. In questo caso si tratterebbe di aiutare una persona ad ottenere una Laurea che in sostanza (data la non esperienza) si annullerebbe da se.

La mia Missione è quella di valorizzare l’esperienza umana che purtroppo in Italia viene disattesa a pro delle Università istituzionali le quali portano agli “Ordini” che io preferisco chiamare “Corporazioni”. Non è difficile realizzare che tutto si traduce in un gioco sottile e… terribile. Quando penso che certe cose sono appannaggio di un stretta cerchia di persone; le quali per forza di cose debbono essere per così dire inquadrate e incanalate in privilegi che non gli spettano… allora francamente ho paura e vedo intorno a me come delle ombre nere. Vedo una grande contraddizione da parte del Potere dello Stato, nello stesso momento che, si cerca di porre veto alla libertà dei suoi sudditi, quando questi ultimi tentano in tutti i modi di “ISTRUIRSI”.

La concretezza dei fatti che ho appena esposto si realizza dal momento che sono state create delle leggi ad hoc a protezione delle università. La più grande stupidità matura, quando si sentenzia: “Nessuno ha diritto di fregiarsi del titolo di DOTTORE, se non è stato laureato in una Università autorizzata dallo Stato italiano”. Scusami Potere!! Ma… oltre lo Stato italiano esiste il vuoto?? Forse le altre Nazioni sono indietro rispetto a noi?? Ovverosia noi siamo quelli che abbiamo inventato la CULTURA??? Certo che non è così e tu Potere lo sai bene. Sa bene che i ricchi mandano per esempio i loro figli a studiare negli Stati Uniti d’America e… sanno che una volta rientrati in Patria troveranno i migliori posti di lavoro.

La verità è che il Potere ha un brutto vizio: vuole comandare e dare le direttive – vuole salvaguardare chi ha il Potere dei soldi – vuole che i “Pidocchiosi” non possano accedere a certi posti di comando. Ma, cosa voglio dire??? Esempio immediato: per studiare alla Bocconi occorre pagare una tassa molto superiore alle normali università, stessa cosa per la Sapienza – San Raffaele etc. etc.. La stessa cosa che avviene in un locale alla moda; li la selezione avviene in modo naturale, nel senso che nessun cliente povero (di soldi) si sognerebbe di entrare e pagare un caffè 10 – 20 euro, come nessuno si sognerebbe di entrare in un albergo e pagare una stanza 500-1000 euro a notte; in questi casi la selezione avviene in maniera indiretta senza tante discussioni, se non i soldi che, ci sono o non ci sono. OK Potere!!

Se le discriminazioni si possono compiere in un Bar o in un albergo destinati alla gente “IN”, nella “CULTURA” le cose sono difficile da attuare; nel senso che per imparare la matematica – la contabilità – la filosofia – etc. etc. lo si può fare anche privatamente e il risultato può essere uguale, se non superiore a quello ottenuto nelle università. C’è però un’altra forza “TREMENDA” che il Potere non vuole accettare… l’esperienza dei decenni di lavoro che chiunque acquisisce naturalmente. Il Potere non vuole che in certe cose il cittadino possa Arrangiarsi da se. Il motto sembra essere: “vivere o crepare”.

Io, avendo percorso di 50anni (ho iniziato a studiare Elettrotecnica per corrispondenza nel 1956!!) di studio ed esperienza, ho conseguito un certo numero di titoli di studio dal Tecnico al Dottore all’Ingegnere. Tutti titoli non ottenuti in modo ortodosso come vorrebbe il Potere ma… autentici e sacrificati. Io penso ad un titolo di studio, come ad una consacrazione; penso ad un titolo di studio come ad uno stato di “ESSERE” e non di “AVERE”; penso altresì che il sacrificio è sacro e… nessun Potere può porvi “Veto”. La mia “MISSION” per adesso si articola su aiuti sinceri per chi me li chiederà. Per questo intendo agire secondo semplici (ma fondamentali) regole di Etica, perché penso che, solo camminando onestamente non potrò avere mai paura del Potere, da che parte esso provenga.

Art. n. 1

L’età minima del candidato dovrà essere di 32 anni

Art. n. 2

Il candidato dovrà avere una esperienza professionale di almeno 10 anni per potere essere preso in considerazione per l’ottenimento di un Bachelor o Master Degree.

Art. n. 3

Il candidato dovrà dimostrare con le soluzione di una serie di quiz valutativi di avere l’esperienza circa il campo per il quale cerca il titolo di studio.

Art. n. 4

Dovrà scrivere una Tesi di Laurea sull’argomento, minimo 80 pagine + una serie di tesine "Tematiche".

Art. n. 5

Si impegnerà a dare informazioni veritiere, saranno privilegiate le informazioni documentate.

Art. n. 6

Il candidato che otterrà un Bachelor o un Master Degree dovrà dimostrare serietà e responsabilità, nonché spirito di voler apprendere e migliorare per tutta la vita.

Il mio impegno (non formale) consisterà in un aiuto concreto e l’indicazione delle strade da me percorse. Questa è la mia missione che intendo seguire in questo momento, affinché possa sondare le possibilità che di concreto esistono per chi desidera ottenere un riconoscimento ai propri meriti.

Differenza tra laureato “legale nostrano” e laureato USA.

Il laureato italiano con la sua Laurea “legale” si trova in una posizione di diritto acquisito, non importa che sue capacità siano (in pratica) all’altezza della situazione (possono esistere dei laureati che non sanno quello per cui sono stati laureati). La loro Laurea da il diritto di accedere agli esami di Stato e all’iscrizione nelle apposite corporazioni. Per loro si aprono tutte le porte e un Ingegnere può esercitare la sua professione. Non importa se le sue capacità sono quasi a “ZERO!!”. Diciamo che è una strada formale senza ritorno, nel senso che ha una copertura totale per tutta la vita. Quanti Ingegneri civili ho visto quasi analfabeti incapaci di calcolare una qualsiasi equazione o portare avanti il calcolo di una struttura in cemento armato – quanti commercialisti ho visto incapaci perfino di compilare un semplice 730 o 740. Quanto laureati ho visto partecipare ai quiz televisivi e non saper rispondere a semplici domande che persino un ragazzo delle medie ha studiato. Sulla legalità dei titolo di studio ha parlato diffusamente perfino il Prof. Mario Monti della Bocconi di Milano… leggete attentamente l’articolo.

Il laureato USA, non avendo in America i titoli valore legale, sono costretti a dimostrare ogni momento le loro vere capacità. Diciamo che il loro Master Degree è un titolo onorifico e di prestigio. Il vero valore deriva dalla serietà dell’University e dalla bravura del portatore.

La verità sui titoli americani e sul loro valore

Le istituzioni italiane, non dicono tutta la verità sulle varie leggi - decreti - trattati di amicizia - Sentenze di cassazione e tanto altro. Quello che si sente spesso dire, riguarda le leggi fondamentali così come sono state promulgate alcune dal tempo della monarchia (regi decreti). Secondo la Legge italiana, certe parole come: "Università - Laurea - Facoltà - Toga - Tocco - Dottore - Ingegnere" sono "TABU'". Secondo Codice si potrebbe rischiare persino la GALERA.

Se proviamo ad andare a chiedere informazione al Potere, ci sentiremo rispondere con una una serie di proibizioni e... minacce di chissà quali ripercussioni. Ora, vorrei rivolgermi tanta serietà a chi mi sta leggendo: "spesso, navigando in Internet si possono seguire dei dibattiti nei quali si parla a sproposito delle lauree americane. Si grida allo scandalo perché Ricucci ha comprato una Laurea in una Università non tradizionale di San Marino. Certo, può anche averla comprata ma, francamente, pensate veramente che una persona come Ricucci non abbia le capacità di avere una Laurea in economia e commercio. Io penso che abbia dieci volte le capacità di uno studente che ha studiato in una prestigiosa Università italiana. Le sue capacità le ha dimostrate sul campo. Certo, il suo operato è tutto da discutere ma... per fare le scalate che ha fatto (nel bene o nel male), occorrono delle capacità fuori dal normale. Su una simile Laurea ci sarebbe tanto da discutere anche pensando che l'abbia acquistata. Come detto in precedenza, in America si bada alla sostanza ed è possibile ottenere una Laurea anche senza frequentare una sola lezione. Per certi casi, basta dimostrare le proprie capacità per conquistare un Master Degree (sistema meritocratico).

Una volta ottenuta una Laurea americana, non è detto che si abbia in mano un semplice pezzo di carta senza valore. esistono le modalità di rendere legale il documento per essere presentato in tutto il mondo per il valore implicito dello stesso. Ci sono due procedure da compiere: la prima è la legalizzazione presso un Notaio pubblico - la seconda è dotare il documento di una APOSTILLE. Queste due procedure rendono il documento "legale" per essere accettato in tutte le Nazioni che hanno ratificato la convenzione dell'Aja del 1961.

Con una Laurea americana si è laureati anche in Italia e... si ha diritto ad essere chiamato DOTTORE. Il titolo è accademico e non lo si può usare per accedere alle corporazioni o a quegli impieghi ove occorre essere in regola con le leggi italiane ma... sempre e dovunque un laureato è tale!!!

venerdì 2 ottobre 2009

Considerazioni sui titoli USA

In risposta al mio lavoro, ho ricevuto parecchi apprezzamenti positivi da parte di persone che hanno sposato la mia tesi sul valore della professionalità, facile (all’infuori dell’Italia) da trasformare in un titolo di studio confacente alle aspirazioni di chi ha lavorato per tutta una vita con zelo, proiettato alla scienza e tecnologia. Chi mi ha scritto lo ha fatto con trasparenza chiedendomi consigli su quanto presente sul mio sito: http://www.laurea.us/ . Naturalmente il mio “lavoro” non è stato accettato da tutti e in special modo da coloro che vorrebbero che in Italia restasse in vigore per sempre, un sistema di protezione ai diritti acquisiti. Io penso ad una piramide il cui vertice è rappresentato dagli ordini dei professionisti, i quali vorrebbero che le loro fila rimanessero in numero ristretto, si da poter dettare legge, per esempio sulle tariffe delle loro prestazioni. Nella realtà dei fatti, riuscire a scriversi ad un “ordine” quale: “dentista – geometra – ingegnere – architetto etc. , etc.”, significa avere raggiunto una posizione di prestigio che permette di guadagnare tanti soldi. Penso ad un geometra che con cinque anni dopo le medie, riesce a conquistare il suo Diploma: un annetto di tirocinio per arrivare all’iscrizione al suo bravo “albo” ed ottenere un timbro tondo che, da quel momento gli permetterà di fare soldi ed avere il “MONOPOLIO” rispetto ad uno sprovvisto della “licenza” ma che in pratica sarebbe capace di progettare una casa in modo migliore.
Avere il Monopolio, significa poter applicare delle tariffe "cieche", significa progettare una casa con l’ausilio di un Software (es. AutoCad) che nell’arco di mezza giornata può produrre il progetto completo di computo metrico – distinta dei prezzi - materiali occorrenti e tutto un rapporto completo da consegnare al cliente per una cifra di 3-4mila Euro. Qualcuno mi dirà che il geometra ha sostenuto un certa spesa per organizzare il suo studio. Certo, l’equivalente del prezzo di un’auto di media cilindrata!! Stesso ragionamento (ma con più guadagno) si può fare per un Ingegnere o Architetto, dobbiamo solo moltiplicare gli incassi.
Voglio pensare ad un dentista, il quale dovrà spendere un po’ di più per arredare il suo ambulatorio. Ma, una volta sostenuta la spesa, può fare soldi superiore a chi spaccia “cocaina”. Tutti siamo andati da un dentista e tutti sappiamo le loro tariffe. Di certo, se ci fossero dentisti – geometri – ragionieri – commercialisti - ingegneri – architetti in un numero maggiore e se non esistessero gli “ordini” ma… ognuno (se competente) avesse la possibilità di guadagno in relazione alle sue vere capacità, le tariffe si ridimensionerebbero e molte più persone (competenti) avrebbero la possibilità di lavorare e tutti avremo la possibilità di rivolgerci ad un professionista, senza il terrore di essere “spennati”. Non ho toccato la categoria degli avvocati e notai, una zona dove le tariffe non hanno nessun limite. Non è difficile sentirsi chiedere 500-1000 euro per una lettera o una breve consulenza da 30-40minuti. Quello che ho appena accennato è il vertice del triangolo, recettore di tutti i favoritismi che la Legge concede a questi signori. La base del triangolo (come sempre) siamo noi quando ci tocca essere (nostro malgrado) loro clienti e… le istituzioni sempre preposte affinché tutto debba funzionare come scritto negli articoli e comma vari. Fanno parte della base anche le università preposte e protette anch’esse dalla Legge, atte a sfornare laureati in nome della Legge (appunto!) - i media che, volere o volare seguono sempre il "padrone".
Naturalmente tutto il sistema (compresi i mezzi di informazione) vibra armonicamente con una sola frequenza: “in Italia solo chi è laureato da una Università riconosciuta dal MIUR, ha il diritto di farsi chiamare “Dottore”, gli altri che per vari motivi si trovano in possesso di un titolo di studio “estero”, non vengono riconosciuti. Voglio dire che: un “Dottore” laureatosi in America o altra Nazione diversa dall’Italia, nel nostro territorio deve stare attento a come si presenta, perché c’è il pericolo che venga denunciato per “usurpazione di titolo”. La legge che disciplina queste regole è la: n. 1269 del 4 Giugno 1938 che… seppur con diverse modifiche, ha mantenuto integro lo spirito di costrittivo assolutista. C’è un fatto che nessuno considera (complici le istituzioni):
dal 1938 ad oggi sono stati emanati dei Decreti – ci sono state sentenze di Cassazione – ci sono stati accordi tra gli USA e l’Italia, con i quali si è stravolto tutto il sistema della chiusura dell’Italia verso gli altri paesi che certamente non si trovano indietro in nessun campo rispetto a noi.
Dal 1938 è cresciuta l’Europa e noi ci dobbiamo allineare. Purtroppo: la stampa – complici naturalmente le “corporazioni” spesso e volentieri spara a zero contro le lauree americane, adducendo il fatto che parecchi le comprano e così diventano dottori senza avere frequentato le normali università. Forse esiste il fenomeno ma… nell’80% dei casi si tratta di persone con una solida esperienza professionale e… la maggior parte di queste lauree sono in sostanza dei riconoscimenti alla carriera dei singoli soggetti. In un regime di onestà le università preposte alla concessione di tali titoli, lo fanno solo dopo avere controllato il Curriculum del candidato che deve dimostrare di avere i requisiti necessari. Non è solo chi compra una Laurea che viene criticato e condannato ma… chiunque ne possiede una purché non sia italiana (almeno che non sia uno scienziato americano, allora il Potere delle istituzioni si cala le braghe). Io sottoscritto ho una Laurea americana ma… non l’ ho comprata. Ho svolto presso una University americana con sede in Milano, un percorso con delle persone che ho conosciuto – ho studiato – ho collaborato. Ho trovato un Teen di persone che mi hanno aiutato creando un percorso ad hoc, considerando quello che già conoscevo e ciò che avrei dovuto integrare. Ho scritto una Tesi di Laurea da 180pagine + una serie di monografie per altre circa 500pagine – ho frequentato una serie di Seminar tenuti da persone competenti, alcune delle quali lavorano da anni in strutture italiane d’avanguardia. Ho sostenuto un esame ed ho ottenuto dei documenti firmati da delle persone con le quali ho studiato e dialogato. Quindi, un percorso che mi ha portato al conseguimento di un prestigioso “Master Degree” che tradotto in italiano significa “Laurea”.
A questo punto, posso dire senza tema di smentita che, tutto quanto viene promulgato attraverso i “media” circa la validità delle lauree americane in Italia è semplicemente una “Bufala”. Cercherò di spiegare il perché:
“secondo il MIUR, nessuna Laurea che non sia stata conferita da una Università italiana o estera riconosciuta (dal MIUR) è valida”
Quanto appena detto mi costringe ad una riflessione: su quali basi il MIUR riconosce una University americana? Essendo negli USA i titoli di studio privi di valore legale, ne deriva che anche le university non sono una cosa legale. E allora (mi domanderete) l’Harvard è uguale ad un qualsiasi istituto. Certo, legalmente parlando è così. Caso mai per l’Harvard o per qualsiasi University vale il “Prestigio” (al posto della formalità che non esiste). L’Harvard esiste da oltre 300anni (trecento anni!!) e questo le basta per essere al di sopra di tutto. Il MIUR conosce il prestigio dell’Harvard e di certo (Legge o non Legge) sarebbe imbarazzante ignorare i fatti. Però tutto il riconoscimento (obbligato) è una cosa non formale, cioè il riconoscimento per forza dei “Fatti” non delle leggi. Proseguendo con lo stesso ragionamento, anche la Yorker dove mi sono laureato io, deve godere dello stesso trattamento. Si può dire: o la Yorker e altre o nessuna. Dal momento che in America il titolo di studio non ha legalità, noi del MIUR non lo accettiamo.
Un chirurgo americano (di chiara fama), si trova per vari motivi in Italia, però non è scritto in nessun “ordine” di professionisti… come lo dobbiamo chiamare? Signor Pinco Pallino – oppure con il titolo che gli compete? Secondo la Legge non potrebbe farsi chiamare “Dottore” perché violerebbe la Legge. Allora come la mettiamo? Può vedere il lettore che in questo caso si “violenta” la Legge italiana e… nessuno può farci niente. Allora? La logica mi dice che: “qualsiasi titolo di studio, ottenuto in qualsiasi parte del mondo, è spendibile come un secondo nome. Un titolo di “Dottore” è un qualcosa di spirituale che appartiene in modo indissolubile a chi lo possiede e… nessuno o nessuna Legge può farci niente. A proposito, c’è qualcuno che possa mettermi a conoscenza di qualche individuo che abbia avuto delle grane per colpa di una Laurea americana?
Ho letto tanta stampa – ho navigato in Rete – o seguito tante vicende o dibattiti sull’argomento che stiamo trattando però… strano (ma vero) non ho mai sentito parlare di “APOSTILLE”, una parolina francese che porta in se un significato fondamentale. Un Convenzione dell’Aja del 05 ottobre 1961 che abolisce di fatto le autentiche presso le ambasciate. In pratica: “la mia Laurea o qualsiasi altra, una volta APOSTILLED negli USA (Paese di provenienza), deve essere accettata senza discussioni in uno qualsiasi degli oltre 100 paesi che hanno ratificato la Convenzione, tra le quali c’è anche l’Italia. Come può vedere il lettore, ci sono sempre delle cose da sapere che, all’occorrenza sono come un coniglio di un prestigiatore. E’ una cosa grande l’argomento università – ci sono interessi interconnessi che non è tanto facile smontare. Difficile far perdere il prestigio ai templi di marmo – ai professori impomatati o rettori. Naturalmente parlo delle persone abituate a trasformare la gioia della conoscenza, in una gravità e in un’organizzazione militare. Queste persone “aristocratiche” non considerano gli autodidatti – considerano di terza categoria le Open University che esistono da secoli in Gran Bretagna - Stati Uniti d’America. Io debbo dire per esperienza personale (avendo studiato un corso di Elettrotecnica ed uno di Programmazione per corrispondenza) che, il risultato è maggiore (se uno ha la giusta motivazione) dello studio tradizionale. D'altronde in America dal 1860 ad oggi con le università per corrispondenza si sono laureate 7-8 milioni di persone. Perché in America hanno funzionato le università per corrispondenza?
Pensate ai territori vasti, dove per andare da un paese all’altro si dovevano percorrere centinaia di Km. Oppure per spostarsi da una fattoria in città erano interposte distanze che di certo non si potevano percorrere giornalmente, inoltre le persone non avevano la possibilità di trasferirsi nelle grandi città, perché occorreva lavorare con le mandrie piuttosto che con l’agricoltura. Le dispense – i compiti e tutta l’interazione allievo-docente avveniva esclusivamente per “Corrispondenza” cioè a mezzi posta. Allora non esistevano i Fax o Internet. Eppure chi ha avuto volontà ha studiato e si è laureato. Ai giorni nostri con i mezzi disponibili (Videoconferenza – Fax – posta Elettronica), tutto diventa più facile e si possono ottenere dei risultati migliori di quelli ottenibili nelle scuole normali. Eppure, ci sono i “Professori” tradizionalisti o asserviti al Potere che non prendono minimamente in considerazione i sistemi appena descritti.
Non sarà tutta questa storia, l'eterno sogno del Potere che vorrebbe un mondo di privilegi per pochi eletti, con una distinzione netta tra i ricchi che possono mandare i propri figli alle università, in modo da potersi laureare - essere riconosciuti dal Potere dello Stato e i "poveri" senza nessun'altra scelta, obbligati a rimanere terra-terra per "servire" in silenzio i privilegiati?
No! Oggi ci sono i mezzi disponibili per tutti e... chiunque con una buona motivazione può diventare importante e "DOTTO". A poco servono le minacce da parte del Potere. Se vogliamo rispettare le leggi (lo vogliamo) esse sono in nostro favore. Bisogna interpretarle in maniera giusta.